10 Trucchi per risparmiare sul riscaldamento

25/06/2018, by DIMAdesign, in RISPARMIO ENERGETICO ED IMPIANTI, 0 comments

10 TRUCCHI PER RISPARMIARE SUL RISCALDAMENTO

Stare al caldo senza sudare freddo per la bolletta.

 

D’inverno, si sa, è sempre una lotta all’ultimo sangue tra il non patire il freddo in casa e non patire la bolletta finale del riscaldamento; molto spesso ti sembrerà quasi impossibile coniugare un po’ di sano comfort ambientale e spese ragionevoli per ottenerlo, specie se non abiti in una casa di ultima generazione progettata allo scopo, dotata di impianti tecnologicamente avanzati, coibentazioni esterne ultra efficienti, serramenti a tenuta.

Molto spesso potrai trovare in giro consigli per un risparmio energetico efficiente che però possono comportare esborsi monetari anche non indifferenti: sostituire integralmente i serramenti, convincere il condominio ad applicare un cappotto esterno, cambiare la caldaia con i modelli più recenti ed efficienti, sono tutti suggerimenti sicuramente più che validi, ma che spesso richiedono l’esborso di cifre di non poco conto.

Di seguito voglio invece concentrarmi su nove piccoli trucchi ed uno più impegnativo che ti consentiranno un risparmio economico senza mettere mano in maniera pesante al portafoglio.

 

1) REGOLARE LA TEMPERATURA MAX 20°C

Il primo suggerimento riguarda sicuramente la regolazione delle temperature all’interno dei locali abitati. La temperatura massima interna nelle abitazioni non dovrebbe superare i 20°; meglio abituarsi, d’inverno, a coprirsi con una maglia anche in casa e non dover per forza girare in maglietta: oltre i 20° ogni grado in più della temperatura aumenta i consumi in bolletta mediamente del 7-8% (oltre ad essere l’eccesso di calore persino dannoso per la salute).

 

2) COSTANZA NELLA REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA ED USO DELLE VALVOLE TERMOSTATICHE

Tenere sempre la stessa temperatura durante la giornata o regolarla in modo discontinuo in base all’orario?  Sia che il tuo alloggio sia dotato di impianto centralizzato che di impianto autonomo, il nostro consiglio è quello di non abbassare la regolazione della temperatura (mediante la centralina in caso di caldaia autonoma o delle termovalvole, o valvole termostatiche, nel caso di impianto centralizzato) nel caso di assenze da casa non prolungate, specie quelle che si verificano durante la giornata.

Tieni presente che in pieno inverno con temperature ambiente al di sotto della temperatura antigelo, ci potrebbe volere un’intera giornata di riscaldamento per riportare la temperatura ambiente alla condizione di comfort precedentemente impostata.

Nel caso tu sia dotato di caldaia autonoma di nuova generazione del tipo a condensazione con regolazione climatica, il nostro consiglio è quello di mantenere costante la temperatura ambiente riducendo la temperatura di mandata dell’acqua; in questo caso il risparmio nei consumi puo’ aggirarsi anche, in alcune condizioni, intorno al 10-15%.

Nel caso il tuo Condominio sia dotato di impianto centralizzato ma sia ancora privo delle termovalvole installate sui radiatori, ti ricordiamo che oltre ad essere un obbligo di legge che vede applicazione in quasi tutto il territorio nazionale, consente una migliore gestione della regolazione della temperatura, fatto che quasi sempre comporta di per sé un risparmio nei consumi e quindi sulla bolletta; il nostro consiglio è quindi di rivolgerti al tuo Amministratore di condominio per provvedere il più rapidamente possibile alla loro installazione.

 

 

3) NON SPEGNERE LA CALDAIA PER BREVI ASSENZE DA CASA

Cosa fare però se ti devi assentare da casa per alcuni giorni? Dal punto di vista dei consumi non è semplice individuare una regola da seguire sempre, dato che entrano in gioco molti fattori: il tipo di impianto, la grandezza e la tipologia dell’abitazione, la lunghezza dell’assenza da casa, etc. Di sicuro, l’accensione della caldaia e il riscaldamento dei caloriferi richiedono più energia quando la differenza con la temperatura esterna è più alta, per cui se l’appartamento deve restare vuoto per uno o due giorni al massimo, potrebbe essere conveniente abbassare il termostato (la temperatura non dovrebbe superare i 12-15 gradi) piuttosto che spegnere completamente l’impianto. Ma se l’assenza da casa è più lunga, di norma conviene disattivare del tutto la caldaia (o impostare le termovalvole sullo 0 o sulla temperatura antigelo), tenendo presente che al ritorno dovrai aspettare un po’ di più per riuscire a riscaldare gli ambienti.

Questo discorso vale soprattutto se la tua abitazione si trova in un condomìnio: la presenza di altri appartamenti confinanti normalmente abitati e quindi riscaldati limiterà il processo di raffreddamento, evitandoti di trovare la casa gelida al tuo ritorno e riducendo il picco dei consumi legato alla riaccensione dei termosifoni.

 

4) NON COPRIRE I RADIATORI

I radiatori devono essere liberi da copritermosifoni e da mobiletti a incasso. Anche le tende rappresentano delle barriere: se l’aria non circola liberamente diventa pesante e i consumi energetici aumentano.

 

5) ISOLARE I RADIATORI

Nella maggioranza dei casi, negli alloggi i radiatori sono collocati nei posti meno ingombranti, e cioè nei vani collocati sotto le finestre: questa collocazione ha il vantaggio di lasciare libere le altre pareti delle stanze per collocarvi gli arredi, ma il radiatore appoggia contro un tratto di parete di minor spessore, comportando una maggiore dispersione del calore verso l’esterno, calore che non resta quindi all’interno della stanza.

Per ovviare a questo problema, se si hai abbastanza spazio tra radiatore e parete del sottofinestra è possibile collocare un pannello di materiale isolante (normalmente poliuretano) dello spessore di qualche centimetro, pannello che attenua moltissimo il fenomeno della dispersione di calore verso l’esterno. Questo intervento, benchè molto efficace, ha lo svantaggio che per poter collocare correttamente il pannello dietro il termosifone è spesso necessario smontare il termosifone stesso, ed il pannello dovrebbe poi venire rasato e tinteggiato per non ottenere un brutto effetto estetico.

In alternativa puoi allora provvedere alla semplice posa di un pannello termoriflettente, costituito da un foglio di polietilene rivestito di alluminio: questo foglio, avendo spessore di alcuni millimetri ed essendo flessibile, puo’ essere quindi posato senza dover smontare il radiatore. Collocando il lato rivestito di alluminio verso il radiatore, questo rifletterà l’aria calda che arriva dal radiatore verso l’interno della stanza.

Un buon isolamento dei radiatori collocati nei sottofinestra puo’ arivare ad aumentarne l’efficienza anche del 10%.

 

6) SFIATARE I TERMOSIFONI

Se il tuo impianto di riscaldamento ha come terminali i classici radiatori e termosifoni, all’inizio della stagione fredda effettua attraverso l’apposita valvola lo sfiato dell’aria eventualmente presente al loro interno (in alternativa richiedendo l’intervento di un esperto). Se non elimini le bolle che girano nelle tubature del tuo impianto, infatti, i termosifoni resteranno meno efficaci e il consumo della caldaia aumenta per far sì che si riesca a mantenere nell’ambiente una temperatura di comfort.

 

7) RICAMBI D’ARIA A CALORIFERI SPENTI

Cambiare l’aria delle stanze è fondamentale per mantenere un ambiente salubre, soprattutto in inverno, e bastano 10 minuti con le finestre aperte per cambiare totalmente l’aria di una stanza anche se molto grande. Fallo però in momenti strategici della giornata ossia quando i caloriferi non sono accesi o alla mattina appena svegli, diversamente sarà solo uno spreco di calore.

 

8) USARE I PARASPIFFERI

Se i vostri infissi non sono molto recenti sarà molto probabile che la loro tenuta non sia più ermetica come un tempo, o che i telai possano essersi imbarcati col passare degli anni, con la conseguenza di consentire il passaggio di spifferi di aria fredda verso le stanze e la fuoriuscita di calore.

Un rimedio facile e poco costoso consiste nel migliorare la tenuta all’aria dei serramenti applicando guarnizioni di gomma con retro adesivo sulla battuta tra le due ante, magari uniti all’uso dei salamotti da posizionare all’interno della stanza contro il bordo inferiore di finestre e porte finestre.

 

 

9) ISOLARE I CASSONETTI DEGLI AVVOLGIBILI

I cassonetti che contengono gli avvolgibili delle tapparelle sono responsabili di dispersione di calore tanto quanto gli infissi vecchi e poco performanti: è opportuno isolarli applicando un materiale isolante rigido (solitamente basta un pannello di poliuretano oppure un materassino di lana di roccia) dello spessore di almeno 3 centimetri, opportunamente sagomato e incollato all’interno delle pareti.

 

10) ISOLARE SUPERFICI PIANE PER CHI ABITA AL PRIMO OD ULTIMO PIANO

Un ultimo suggerimento che ti possiamo dare è valido se il tuo alloggio è collocato al primo piano (sopra un locale non riscaldato o, peggio, un ambiente non chiuso come un piano pilotis) o all’ultimo, al di sotto di un sottotetto non riscaldato.

In questo caso vale la pena preventivare una spesa un po’ più impegnativa e pensare all’isolamento dei solai che confinano con tali ambienti, in quanto questi da soli sono i responsabili di un buon 20% delle dispersioni di calore del tuo appartamento.

L’isolamento del sottotetto è una operazione certamente più facilmente eseguibile, e puo’ avvenire anche solo prevedendo la posa di semplici materassini di lana di roccia, più facilmente movimentabili, sul solaio del sottotetto. In alternativa, un materiale sicuramente più performante è costituito dai pannelli di poliuretano espanso; in entrambi i casi una buona performance si puo’ ottenere già con la posa di 8-10 cm. di materiale.

Più complicata è l’operazione di isolamento dell’intradosso del solaio di pavimento di un alloggio al piano primo: in questo caso tale operazione può avvenire solamente mediante la posa di pannelli rigidi, incollati e tassellati al soprastante solaio; tale operazione è assolutamente necessario venga eseguita da una ditta specializzata.

In entrambi i casi, ricordati che se il tuo appartamento è situato in un condominio, tali spazi sono quasi sempre parti comuni, e che per intervenire su di esse avrai bisogno dell’approvazione dell’assemblea di condominio.

 

Se sei interessato ad un check-up energetico più approfondito della tua casa o del tuo alloggio per capire in maniera approfondita come e dove intervenire per aumentare il risparmio in bolletta, compila il form qui sotto, verrai contattato da noi di DIMAdesign per fissare un appuntamento, personalmente in studio o via skype.

 


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