Illuminare il soggiorno

04/06/2018, by DIMAdesign, in PROGETTAZIONE, 0 comments

ILLUMINARE IL SOGGIORNO

Metti in luce l’ambiente principale della tua casa.

 

Il soggiorno è la zona della casa, specie se integrato con la sala da pranzo, in cui di norme si trascorre più tempo nelle ore libere della giornata, che sia la sera o nel weekend.

Vi si compiono una molteplicità di azioni, dalla visione della Tv al ricevimento degli ospiti, ai pasti (specie quelli legati ai momenti di vita sociale), alla lettura, al gioco dei bambini: tutte queste azioni portano ad una complessità funzionale dello spazio salotto, cui l’illuminazione, specie quella artificiale, deve saper rispondere in modo efficiente ed appagante.

Quali accorgimenti puoi adottare per governare questa complessità? Partendo dal dato di fatto che le scelte progettuali, i criteri di arredamento, le tue abitudini di vita portano ad infinite tipologie di zone soggiorno, possiamo individuare alcuni criteri che rispondono a precise esigenze funzionali e possono fungere da stimolo per sviluppare la tua creatività.

 

1) SUDDIVIDERE IN ZONE

Il primo suggerimento che ti possiamo dare è quello di suddividere l’impianto di illuminazione in zone, specie se l’ambiente è grande e di tipo open-space: avremo allora un’illuminazione che funge da luce ambiente, una illuminazione tecnica per la zona divano (lettura, intrattenimento di ospiti, etc.), una per l’eventuale zona del tavolo da pranzo, illuminazioni dedicate ad esaltare particolari elementi quali un quadro, una pianta, una consolle, e così via.

Tutte queste zone dovranno essere comandate separatamente in modo da permettere la creazione di più scenari luminosi secondo le loro combinazioni e consentirti di realizzare al contempo un risparmio energetico facendoti evitare di tenere accesi apparecchi illuminanti la cui utilità in quel momento è trascurabile o nulla.

Per una gestione più facile degli scenari luminosi ti puo’ essere utile affidarti alla gestione domotica o comunque centralizzata delle zone luminose, che è bene sia definita già in fase progettuale, prima della realizzazione degli interventi di ristrutturazione.

 

2) USARE DIFFERENTI TEMPERATURE DI COLORE

La luce, specie quella artificiale, non possiede caratteristiche sempre uguali: oltre che con differenti intensità, si presenta anche con differenti gradazioni di colore: dalla cosiddetta luce fredda, tendente all’azzurro ed addirittura fino al verdino, alla luce neutra tendente prettamente al bianco, alla luce calda con sfumature che possono variare dal rossiccio, all’arancione, al giallo, fino al bianco caldo. Queste colorazioni vengono definite “temperature di colore” e si misurano in gradi Kelvin: le luci calde hanno temperature inferiori a 3300 gradi Kelvin, le luci neutre tra 3300 e 4500 gradi Kelvin, le fredde tra 4500 e 6300 gradi Kelvin.

Generalmente le luci fredde sono quelle più tecniche, illuminano più nitidamente una determinata zona ma con minor sensazione di calore e comfort, e si associano di norma a luoghi di lavoro con esigenze specifiche e locali commerciali, mentre quelle neutre e/o calde sono più adatte a luci d’ambiente e comunque alla residenza od agli uffici.

Fatte queste premesse, se la zona soggiorno è particolarmente grande ed articolata, con diverse zone luminose indipendenti, è sempre bene giocare con differenti temperature di colore usando le luci meno calde o comunque dello spettro neutro per l’illuminazione ambiente ed invece luci più calde per le illuminazioni puntuali (per esempio zone lettura, tavolo da pranzo, piantane).

Senza esagerare nella differenza delle colorazioni, una illuminazione diversificata renderà i tuoi ambienti spazialmente più articolati e meno piatti a livello percettivo.

 

3) DIMMERAGGIO

Con il termine “dimmeraggio” si intendono quelle azioni che intervengono sulla regolazione della potenza delle luci e della loro intensità luminosa.

Visto che le zone analizzate prima spesso possono richiedere differenti livelli di intensità luminosa, un buon accorgimento che puoi adottare consiste nel non usare solo semplici interruttori del tipo acceso/spento, ma dotare tali zone di dimmer, cioè di regolatori graduali di intensità; gli scenari luminosi avranno cioè la possibilità di adattarsi alle tue particolari esigenze ed alle condizioni ambientali: ad esempio durante le giornate estive, in cui il periodo di illuminazione naturale si allunga verso le ore serali, e che richiede verso il tramonto una illuminazione artificiale meno potente.

 

 

4) POSIZIONAMENTO DELLE LUCI

Il posizionamento ed il direzionamento degli apparecchi di illuminazione dovrebbe sempre rispondere, prima che a criteri puramente estetici, alla tipologia di luce che vuoi creare.

Proiettori rivolti verso l’alto, specie in presenza di soffitti di colore chiaro, sono la soluzione migliore per realizzare quella che viene chiamata la luce ambiente, cioè la luce di sottofondo non direzionata verso un punto preciso, che costituisce la base per una visione sufficientemente nitida della maggior parte delle aree sottostanti.

Piantane e lampade posizionate ad una altezza inferiore, direzionate verso il basso e con coni luminosi non ampi sono utili per enfatizzare alcune aree particolari, come una zona divano/tavolino, i ripiani di tavoli di lavoro o pranzo, le aree lettura.

Faretti incassati direzionabili anch’essi con coni luminosi non molto ampi possono essere utili per valorizzare particolari dettagli come un quadro appeso, una pianta particolarmente scenografica od una scultura, una tappezzeria pregiata.

 

5) ILLUMINAZIONE ZONA TV

Particolarmente delicata è l’illuminazione in corrispondenza della collocazione dello schermo/monitor televisivo; la situazione peggiore che ti può capitare è quella in cui la visione della televisione avviene in un contesto completamente buio, creando il tipico effetto di abbagliamento dal monitor.

E’ sempre bene collocare delle luci, con colorazioni tra neutro e caldo, in prossimità dell’apparecchio televisivo; puoi realizzare tali accorgimenti anche tramite il semplice posizionamento di una piantana in prossimità del monitor, o mediante una retroilluminazione contro la parete retrostante il monitor stesso. E’ importante comunque che l’intensità luminosa sia molto ridotta per non affaticare la visione dello schermo (a tal fine l’applicazione di dispositivi di dimmeraggio ti consente di regolare tale intensità a seconda delle tue esigenze), che la luce non sia direzionata direttamente verso di te per evitarti l’abbagliamento e che non sia collocata alle tue spalle e direzionata verso il monitor, per evitare la riflessione della luce sul monitor stesso con conseguente compromissione della visione.

 

6) SOLUZIONI SCENOGRAFICHE

Vi sono infine innumerevoli modalità di arredare un ambiente attraverso la collocazione di apparecchi luminosi che non rispondono a necessità specifiche (pur contribuendo all’illuminamento complessivo dell’ambiente stesso), quanto alla creazione di vere e proprie scenografie: strisce led nascoste o seminascoste in controsoffitti e/o pareti, effetti di lame di luce sulle superfici, i cosiddetti wall-wash, proiettori schermati, singoli led posizionati su soffitti e controsoffitti a mo’ di volta celeste, percorsi luminosi a terra realizzati attraverso faretti verticali collocati in controsoffitto, faretti segnapassi su percorsi orizzontali e scale, contribuiscono tutti (senza abusarne) a rendere gli ambienti particolari.

 

Ovviamente anche le spese inerenti l’impianto di illuminazione rientrano in quelle che possono usufruire delle detrazioni fiscali per spese di ristrutturazione. Vuoi saperne di più? Vai a leggere questo articolo http://dimadesign.it/bonus-fiscali-per-edilizia-2018/.

In generale, specie in fase di ristrutturazione parziale/completa del tuo immobile, è sempre bene richiedere la consulenza di un progettista con competenze illuminotecniche per la progettazione degli scenari luminosi: la luce deve sempre rispondere a precise esigenze ed essere ben progettata in modo da non rendere gli ambienti troppo abbaglianti o troppo bui, ed evitare luci le cui temperature di colore non sono adatte agli ambienti ed usi stessi. DIMAdesign si occupa da anni dello studio integrato dell’illuminazione all’interno del progetto di ristrutturazione, sia residenziale che commerciale: se hai bisogno di una particolare consulenza, completa il form sottostante e ti contatteremo per un appuntamento.

 


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